I vescovi italiani sono intervenuti contro i testi di legge sull’omotransfobia presentati alla Camera e che dovrebbero essere votati a luglio. In una lunga nota, intitolata “I vescovi contro ogni discriminazione”, la Cei afferma senza mezzi termini che «non serve una nuova legge» perché nell’ordinamento giuridico in vigore «esistono già adeguati presidi con cui prevenire e reprimere ogni comportamento violento o persecutorio» e «un’eventuale introduzione di ulteriori norme incriminatrici rischierebbe di aprire a derive liberticide». Per esempio, si legge nella nota, «sottoporre a procedimento penale chi ritiene che la famiglia esiga per essere tale un papà e una mamma – e non la duplicazione della stessa figura – significherebbe introdurre un reato di opinione».