Stando a un dossier dell’istituto Cattaneo, se al referendum dovesse vincere il sì il centro-destra sarebbe avanti in entrambe le Camere. «Una simulazione prevede la soglia di sbarramento al 5 per cento, un’altra la soglia al 3 […]. In ciascuno di questi scenari il centrodestra avrebbe la maggioranza. Sarebbe più netta con lo sbarramento al 5 per cento: Salvini e gli alleati avrebbero 217 deputati su un totale di 391 e 108 senatori su 195 (non vengono considerati gli eletti all’estero e in Valle d’Aosta). Sempre con la soglia al 5, ma con l’alleanza fra Iv, Azione e +Europa a rosicchiare seggi, la maggioranza scenderebbe a quota 202 alla Camera e a 102 al Senato. Con la soglia fissata al 3 per cento, i numeri del centrodestra sarebbero risicati: 198 seggi su 391 a Montecitorio e 105 su 195 a Palazzo Madama» [Lauria, Rep].
Stando a un sondaggio di Nando Pagnoncelli nelle Marche, con il 28% di gradimento, il candidato di centro-destra ha 3 punti di vantaggio sul democratico Maurizio Mangialardi al 25%. Fermo al 9% il grillino Gian Mario Mercorelli [Pagnoncelli, Cds]. In Toscana è testa a testa fra il candidato di centrosinistra Eugenio Giani (con il 43,0%) e la candidata di centrodestra Susanna Ceccardi (con il 42,5%) [D’Alimonte, Sole].