VOLUME 1:
Unioni e fusioni di Comuni Elementi teorici e prassi operative – Volume 1 – Maggioli Editore

PARTE I ASPETTI ISTITUZIONALI E TERRITORIALI DELLE UNIONI DI COMUNI. REALTÀ NAZIONALE E REGIONALE ED ESPERIENZE STRANIERE
Capitolo 1 Le Unioni di Comuni in Italia e in Lombardia
1.1. Le Unioni di Comuni nella cornice ordinamentale italiana
1.2. Le Unioni di Comuni in Italia: evoluzione e comparazione interregionale
1.3. I bilanci e il personale delle Unioni di Comuni in Italia
1.4. L’associazionismo unionistico in Lombardia
1.5. Considerazioni conclusive
1.6. Bibliografia
Capitolo 2 I finanziamenti regionali alle Unioni di Comuni
2.1. Le Unioni di Comuni in Italia
2.2. I contributi regionali alle Unioni delle Regioni che hanno ottenuto la regionalizzazione dei contributi statali
2.3. I contributi regionali all’associazionismo comunale in tre Regioni: Sardegna, Emilia-Romagna e Lombardia
2.4. Le disposizioni che regolano i trasferimenti alle Unioni nelle tre Regioni
2.4.1. Gli esiti contabili delle regole in vigore nelle tre Regioni
2.5. Sintesi delle normative in vigore nelle Regioni
2.5.1. Esiti finanziamenti a GA: raffronto della varianza dei contributi per abitante
Capitolo 3 Unioni di Comuni in Europa
3.1. Origine storica e sviluppo dell’ente intermedio
3.2. La dimensione dei Comuni nei Paesi europei
3.3. Francia: l’intercommunalité
3.3.1. Evoluzione normativa
3.3.2. Forme di intercomunalità
3.3.3. Processo di costituzione di un EPCI
3.3.4. La fiscalità propria
3.3.5. La realtà dell’intercomunalità francese
3.4. Spagna: la cooperación intermunicipal
3.4.1. Forme di intercomunalità
3.4.2. Altri strumenti
3.4.3. La realtà della cooperazione intermunicipale spagnola
3.5. Germania: la Kommunale Zusammenarbeit
3.5.1. Il contesto legislativo generale
3.5.2. Forme di intercomunalità
3.5.3. La realtà della collaborazione intercomunale tedesca
3.6. Conclusioni
PARTE II IDEE ED APPROFONDIMENTI
Sezione I Governance, recesso e scioglimento delle Unioni di Comuni. Ricognizione (dagli statuti delle Unioni lombarde)della regolazione in tema di stabilità dell’ente
Sezione Ia Il problema della stabilità delle Unioni di Comuni nell’attuale dimensione normativa e applicativa
Capitolo 4
Autonomia statutaria e stabilità nelle Unioni di Comuni: profili giuridici
4.1. Evoluzione dell’Unione di Comuni nella normativa nazionale (primi cenni)
4.2. L’autonomia statutaria delle Unioni di Comuni: natura, estensione, caratteri
4.3. Dinamiche dell’instabilità nelle Unioni di Comuni
Capitolo 5 Le funzioni delle Unioni di Comuni tra legislazione nazionale e normazione regionale
5.1. L’esercizio associato di funzioni comunali nella normativa nazionale
5.2. Le funzioni delle Unioni di Comuni nella legislazione regionale
5.3. Le funzioni delle Unioni di Comuni negli statuti. Alcune esemplificazioni
Capitolo 6 Ricognizione normativa e modelli statutari. Il caso delle Unioni di Comuni delle Province di Bergamo e Brescia
6.1. Le Unioni di Comuni in Provincia di Bergamo
6.1.1. Dati di contesto
6.1.2. La disciplina della governance
6.1.3. La disciplina dello scioglimento
6.1.4. La disciplina del recesso
6.1.5. Modelli regolatori di recesso, scioglimento e governance negli statuti delle Unioni di Comuni bergamasche
6.2. Le Unioni di Comuni in Provincia di Brescia
6.2.1. Dati di contesto
6.2.2. La disciplina della governance
6.2.3. La disciplina dello scioglimento
6.2.4. La disciplina del recesso
6.2.5. Modelli regolatori di recesso, scioglimento e governance negli statuti delle Unioni di Comuni bresciane
Sezione Ib Modelli, buone prassi e prospettive migliorative nella disciplina statutaria delle Unioni di Comuni
Capitolo 7 Lo statuto delle Unioni di Comuni: una risorsa nascosta nelle pieghe dell’ordinamento
7.1. Premessa
7.2. Il rapporto intercorrente tra Unione e Comuni. Differenziali, potenzialità e declinazioni a geometria variabile (cenni)
7.3. Alcune idee di buon esercizio della potestà statutaria. Governance, scioglimento, recesso, dotazioni organiche e sistemi informativi
Capitolo 8 Verso una “modellazione” dell’autonomia statutaria delle Unioni di Comuni. Le ipotesi per uno statuto-tipo
8.1. Premessa metodologica
8.2. La governance
8.2.1. Flessibilità delle soluzioni ed esigenze di equilibrio nel rapporto tra organi
8.3. L’esercizio delle funzioni programmatorie
8.4. Il recesso
8.4.1. Ancora sul recesso dall’Unione di Comuni: variabilità delle soluzioni e conseguenze della scelta
8.5. Lo scioglimento
8.5.1. Soluzioni per regolare l’esito estintivo
8.6. Conclusioni. La “modellazione” come preludio al buon esercizio dell’autonomia statutaria
Sezione II Elementi di finanza locale. Studio sulla regionalizzazione dei fondi statali all’associazionismo comunale
Capitolo 9 Costi e benefici dei processi aggregativi e il ruolo delle politiche incentivanti
9.1. Premessa alla trattazione
9.2. Obiettivi e criticità della cooperazione inter e sovra-comunale
9.2.1. Correzione delle esternalità e principio di corrispondenza
9.2.2. Semplificazione, capacità di programmazione e governo di area vasta
9.2.3. Costi di transazione, perdita di potere e valori identitari
9.2.4. In sintesi
9.3. Forme di cooperazione
9.4. Il ruolo e la configurazione degli incentivi
Capitolo 10 I contributi statali e regionali alle forme associative nella disciplina normativa, regolamentare e amministrativa
10.1. Piccoli Comuni e sostegno alle gestioni in forma associata
10.2. La disciplina normativa statale
10.3. La disciplina normativa regionale e i provvedimenti amministrativi attuativi
10.4. Prime indicazioni sulle convergenze e divergenze tra fondo regionale autonomo e fondo statale regionalizzato. Istanze di modifica normativa
Capitolo 11 Disciplina ed effetti empirici della regionalizzazione. Benchmarking interregionale sulle modalità incentivanti a favore delle gestioni associate
11.1. Introduzione
11.2. Regione Sardegna: analisi delle modalità incentivanti a favore delle gestioni associate nel triennio 2014-2016
11.3. Regione Emilia-Romagna: analisi delle modalità incentivanti a favore delle gestioni associate nel triennio 2014-2016
11.4. Regione Piemonte: analisi delle modalità incentivanti a favore delle gestioni associate nel triennio 2014-2016
11.5. Benchmarking interregionale
11.6. Riferimenti normativi
Capitolo 12 Il rapporto intercorrente tra spesa regionale e fondi statali all’associazionismo comunale
12.1. Introduzione al tema del rapporto tra spesa regionale ed entità dei fondi statali
12.2. La chiave di riparto tra Regioni del fondo statale
12.3. La spesa regionale lombarda per le gestioni associate e l’evoluzione del peso di Regione Lombardia nella ripartizione del fondo statale
Capitolo 13 Processi in corso ed esigenze di transizione nella redistribuzione dei contributi alle forme associative
13.1. Il regime transitorio vigente
13.2. Le implicazioni connesse alle metodiche di ripartizione del fondo regionalizzato destinato alle forme associative
Capitolo 14 Politiche incentivanti e riordino territoriale
14.1. Premessa
14.2. Situazione attuale
14.2.1. Incentivi statali alle Unioni e alle Comunità montane
14.2.2. Regionalizzazione
14.2.3. Periodo transitorio
14.2.4. Criteri d’accesso
14.2.5. Elementi premianti
14.3. Conclusioni prospettiche sulla futura declinazione del metodo di ripartizione dei fondi regionalizzati
14.3.1. Fondo unico di sostegno alle forme associative lombarde
14.3.2. Riformulazione di parametri e soglie di accesso al fondo
14.3.3. Il nodo delle Comunità montane
14.3.4. Riordino generale e concertato
PARTE III L’UNIONE DI COMUNI COME PROGETTO MULTIDIMENSIONALE. INDICAZIONI OPERATIVE SU PROFILI TEMATICI PECULIARI
Sezione I Elementi di economia, bilancio e contabilità
Capitolo 15 Le metodiche di pianificazione, programmazione e misurazione dell’attività pubblica locale
15.1. L’economicità dell’ente locale e le sue determinanti
15.2. Il sistema informativo in generale
15.2.1. L’evoluzione del sistema informativo pubblico nella teoria
15.2.2. L’evoluzione del sistema informativo pubblico nelle norme
15.3. In sintesi: i contenuti del Documento Unico di Programmazione e del Piano degli Indicatori di Bilancio
15.3.1. Teoria e prassi
15.4. Alcune considerazioni finali sul versante delle Unioni di Comuni
Capitolo 16 Unioni di Comuni: bilancio, contabilità e tributi
16.1. Il quadro normativo di riferimento (cenni)
16.2. Il bilancio dell’Unione di Comuni
16.2.1. Risorse umane
16.2.2. Risorse strumentali
16.3. Il bilancio di previsione e l’esercizio provvisorio
16.4. Il bilancio consolidato
16.4.1. Predisposizione e approvazione in Giunta di due distinti elenchi
16.4.2. Trasmissione delle direttive agli enti i cui bilanci sono destinati ad essere compresi nel bilancio consolidato, concernenti le modalità e le scadenze per l’invio della documentazione necessaria per l’elaborazione del consolidato
16.5. Criticità redazionali e organizzative nelle Unioni di Comuni
16.6. Il procedimento di formazione del bilancio e gli adempimenti successivi
16.6.1. Gestione delle entrate
16.6.2. Gestione delle spese
16.6.3. Alcuni esempi di ripartizione della spesa
16.6.3.1. In rapporto alla popolazione, criterio generale
16.6.3.2. Per ogni funzione (missione), criterio puntuale
16.6.4. Riflessi economici/finanziari del personale
16.6.5. Altri adempimenti successivi alla formazione del bilancio
16.6.6. Sintesi
16.7. Gli investimenti ed il limite di indebitamento
16.8. I rapporti con le società partecipate
Allegati
Allegato A: Delibera trasferimento beni dal Comune all’Unione
Allegato B: Delibera Giunta dell’Unione trasferimento beni. Presa d’atto
Allegato C: Bozza delibera Servizio di Tesoreria
Allegato D: Determina subentro a contratto
Sezione II Elementi di organizzazione degli uffici e del personale
Capitolo 17 L’organizzazione e la gestione degli uffici e del personale delle Unioni di Comuni
17.1. L’organizzazione degli uffici delle Unioni di Comuni
17.1.1. Modelli di organizzazione territoriale
17.1.2. L’individuazione delle Posizioni Organizzative
17.1.3. Le funzioni trasversali
17.1.4. Il percorso costitutivo dell’Unione: tappe fondamentali
17.2. Le risorse umane e la loro gestione
17.2.1. La definizione della spesa del personale
17.2.2. L’acquisizione del personale nelle Unioni
17.2.3. La costituzione del fondo di miglioramento dei servizi dell’Unione
17.2.4. Disposizioni contrattuali incentivanti le gestioni associate
17.3. Il ruolo del Segretario comunale
Sezione III Digitalizzazione, sistemi informativi ed ICT nelle Unioni di Comuni
Capitolo 18 Interoperabilità dei sistemi e cooperabilità delle organizzazioni. Le condizioni per un’efficace condivisione delle risorse nelle cooperazioni intercomunali
18.1. Introduzione
18.2. La cooperazione intercomunale
18.2.1. Interoperabilità
18.2.1.1. Definizioni
18.2.1.2. Modelli di interoperabilità
18.2.2. European Interoperability Framework (EIF)
18.2.3. Il framework W3H
18.3. Ambiente cooperativo e piattaforma di cooperazione
18.3.1. Il Reference Model
18.3.1.1. Differenti usi del Reference Model
18.3.1.2. Requisiti di cooperazione
18.3.2. Piattaforma di cooperazione
18.3.2.1. Servizi di tipo infrastrutturale
18.3.2.2. Servizi per l’interoperabilità applicativa
18.3.2.3. Servizi per la comunicazione
18.3.2.4. Servizi per la formazione
18.3.2.5. Servizi per il monitoraggio
18.3.2.6. Servizi per il management della cooperazione
18.3.3. Relazione tra ambiente cooperativo e piattaforma di cooperazione
18.3.4. Schema di riferimento
18.4. Cooperazione interorganizzativa e integrazione
18.4.1. Sistemi Standardizzati di Governo Locale
18.4.2. Sistemi Integrati di Governo Locale (SIGL)
18.4.2.1. Integrazione virtuale e “fusione” virtuale
Capitolo 19 I sistemi informativi nelle Unioni di Comuni
19.1. Premessa: dieci evidenze in tema di eGovernment
19.2. Risultati del questionario inerente i sistemi informativi
19.2.1. Responsabile sistema informativo
19.2.2. Analisi delle funzioni delegate
19.2.3. Analisi dei sistemi informativi
19.2.4. Analisi dei servizi offerti ai cittadini
19.2.5. Lo stato dell’hardware, software e sicurezza informatica
19.2.6. Connettività LAN-WAN-internet
19.2.7. Affiancamento e accompagnamento da parte degli enti sovraordinati
19.3. I principali elementi delle Agende che interessano le Unioni
19.3.1. Sportello Unico delle Attività Produttive (SUAP) e la Conferenza dei Servizi telematica
19.3.2. Il Sistema Pubblico d’Identità Digitale (SPID)
19.3.3. L’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR)
19.3.4. Il sistema PagoPA
19.4. L’implementazione dei servizi online
Capitolo 20 ICT e sistemi informativi nelle Unioni di Comuni. Peculiarità e nodi (ir)risolti nello specchio delle esperienze empiriche
20.1. Considerazioni introduttive sugli ultimi interventi e sullo stato di attuazione dell’agenda digitale
20.2. Considerazioni in tema di Sistema informativo integrato e parametri di analisi preliminare dei sistemi informativi di Comuni che si avviano alla costituzione o implementazione effettiva dell’Unione di Comuni
20.3. Le misure minime di sicurezza informatica (c.d. cyber security) per le P.A. (AgID). Il piano di sicurezza informatica e la sua integrazione nel piano di sicurezza dell’Unione
20.4. La gestione documentale. L’allocazione dei dati
20.5. L’erogazione di metaservizi: il caso open data
20.6. Il rapporto con i fornitori di hardware e le società di software
20.7. Considerazioni sulla situazione dei sistemi informativi delle Unioni: criticità e prospettive
Sezione IV Elementi in materia di esercizio associato della Polizia locale
Capitolo 21 L’esercizio associato della funzione di Polizia locale
21.1. I vantaggi delle forme associate
21.2. La genesi della gestione associata per la funzione di Polizia locale
21.3. Analisi della normativa di riferimento
21.4. Il presidio delle funzioni essenziali in un comando associato
21.5. Le forme associative previste
21.6. Il personale di Polizia locale nelle gestioni associate
21.7. Aspetti giuridici legati alle qualifiche del personale di Polizia locale
21.8. La gestione del “clima” organizzativo
21.9. Il piano di fattibilità della gestione associata
21.10. La partecipazione finanziaria
21.11. La comunicazione alla cittadinanza
21.12. Il rapporto con le strutture tecniche comunali
21.13. Un caso-studio
Sezione V Elementi in materia di Urbanistica e Ufficio Tecnico
Sezione Va L’Ufficio Tecnico tra dimensione intercomunale e sovracomunale
Capitolo 22 L’Ufficio Tecnico Unico dell’Unione tra cooperazione intercomunale ed area vasta
22.1. Cenni storici in tema di legislazione urbanistica
22.2. I vari livelli di pianificazione territoriale
22.2.1. I Piani Regionali di Coordinamento
22.2.2. I Piani Regolatori Generali
22.2.3. I Piani Strutturali
22.3. La perequazione urbanistica
22.4. Provvedimenti autorizzatori. Brevi cenni
22.5. I Piani intercomunali tra cooperazione intercomunale e area vasta
Capitolo 23 Pianificazione di area vasta e Piani associati comunali
23.1. Premessa
23.2. Ripresa economica e organizzazione del territorio
23.3. Componenti indispensabili per il governo dei temi di area vasta
23.4. Un sistema di strumenti di pianificazione per il coordinamento del territorio
23.5. Pianificazione intercomunale e sovracomunale, un chiarimento
23.5.1. Zone omogenee e ambiti ottimali per favorire il coordinamento di area vasta
Sezione Vb L’Ufficio Tecnico nelle Unioni di Comuni. Repertorio delle funzioni amministrative
Capitolo 24 Istituzioni della funzione di Ufficio Tecnico nel Comune e nell’Unione di Comuni
24.1. Premessa
24.2. Funzioni fondamentali dei Comuni, distribuzione dei fondi regionali alle Unioni di Comuni e Ufficio Tecnico Aggregato
24.3. L’attività dell’Ufficio Tecnico comunale nella proiezione territoriale lombarda (cenni)
Capitolo 25 L’attività dell’Ufficio Tecnico (UT). Repertorio dei procedimenti
25.1. La necessità di un repertorio dei procedimenti
25.1.1. Macroarea 1 – Urbanistica e Governo del Territorio
25.1.2. Macroarea 2 – Edilizia residenziale pubblica e manutenzione del patrimonio (inter)comunale, Lavori pubblici
25.1.3. Macroarea 3 – Edilizia privata
25.1.4. Macroarea 4 – Ecologia e Ambiente
25.1.5. Macroarea 5 – Altre fattispecie residuali (miscellanea)
Capitolo 26 Procedimenti pianificatori, strutture e competenze degli Uffici Tecnici delle Unioni
26.1. La struttura funzionale degli Uffici Tecnici delle Unioni
26.2. Le competenze degli Uffici Tecnici
26.3. L’organizzazione delle funzioni relative agli Uffici Tecnici
26.4. Schema delle disposizioni statutarie sulle attività pianificatorie e sulle competenze degli Uffici Tecnici
26.5. Prime conclusioni
Capitolo 27 Le peculiarità dell’Ufficio Tecnico Aggregato in Unione. Evidenze dagli studi di caso
27.1. Introduzione
27.2. Fasi costitutive dell’UT associato
27.3. I risultati raggiunti dagli UT associati
27.4. Confronti tra casi
Capitolo 28 Prospettive di sviluppo della funzione di Ufficio Tecnico nelle Unioni di Comuni
28.1. Alcune prospettive di sviluppo muovendo dalla ricognizione dei procedimenti
28.2. Indicazioni di policy, rilanci ed esiti attesi
PARTE IV ALLEGATI
Allegato 1 Ricognizione normativa e modelli statutari. Le Unioni di Comuni in Provincia di Mantova
1. Dati di contesto
2. La disciplina della governance
3. La disciplina dello scioglimento
4. La disciplina del recesso
5. Modelli regolatori di recesso, scioglimento e governance negli statuti delle Unioni di Comuni mantovane
Allegato 2 Ricognizione normativa e modelli statutari. Le Unioni di Comuni in Provincia di Varese
1. Dati di contesto
2. La disciplina della governance
3. La disciplina dello scioglimento
4. La disciplina del recesso
5. Modelli regolatori di recesso, scioglimento e governance negli statuti delle Unioni di Comuni varesine
Allegato 3 Ipotesi di statuto-tipo per le Unioni di Comuni
volume 2:
Unioni e fusioni di Comuni Elementi teorici e prassi operative – Volume 2
La fusione di Comuni come procedimento complesso

vai alla scheda dell’editore:
PARTE I – LE FUSIONI DI COMUNI TRA REALTÀ NAZIONALE ED ESPERIENZE STRANIERE
Capitolo 1 Fusioni di Comuni: considerazioni teoriche ed evoluzione in Italia e in Europa
1.1. Riferimenti teorici e processuali
1.2. Comuni e fusioni comunali in Italia
1.3. Uno sguardo all’esperienza lombarda
1.4. Le fusioni comunali in Europa
1.5. Considerazioni conclusive
PARTE II – LA FUSIONE DI COMUNI COME PROCEDIMENTO COMPLESSO.ASPETTI NORMATIVI, ISTITUZIONALI E COMUNICATIVI
Capitolo 2 Il procedimento di fusione e di incorporazione di Comuni in Lombardia
Premessa
2.1. Il procedimento di fusione e incorporazione di Comuni in Lombardia
2.1.1. Iniziativa legislativa
2.1.2. Confronto preliminare con la popolazione e le parti sociali ed economiche da parte dei Comuni interessati
2.1.3. Richiesta comunale di promozione dell’iniziativa legislativa su istanza degli elettori residenti
2.1.4. Referendum consultivo comunale
2.1.5. Elettorato e validità del referendum consultivo comunale
2.1.6. Presentazione della richiesta al Presidente della Giunta regionale
2.1.7. Ruolo del Presidente della Giunta regionale a seguito della richiesta comunale di avvio
2.1.8. Pareri dei Consigli comunali, del Consiglio provinciale, dell’Assemblea della Comunità montana
2.1.9. Determinazioni del Consiglio regionale in ordine all’assunzione dei referendum consultivi comunali
2.1.10. Referendum consultivo regionale
2.1.11. Procedimento legislativo
2.1.12. Spese per i referendum consultivi comunali
2.1.13. Spese per i referendum consultivi regionali
2.2. Fasi successive
2.2.1. Nomina del Commissario prefettizio nel Comune istituito a seguito di fusione
2.2.2. Trasmissione delle leggi regionali di fusione e di incorporazione a Ministero dell’Interno, Agenzia delle Entrate, ISTAT e Sistema regionale
2.2.3. Municipi e forme di partecipazione negli statuti dei Comuni istituiti a seguito di fusione e dei Comuni incorporanti
2.2.4. Adempimenti del Comune istituito a seguito di fusione e del Comune incorporante: nomine e atti del Comune estinto
2.3. Vantaggi
2.3.1. Norme statali di maggior favore per i Comuni fusi
2.3.1.1. Contributi straordinari statali dal Fondo di solidarietà comunale
2.3.1.2. Ulteriori vantaggi economico-finanziari per i Comuni istituiti a seguito di fusione e per i Comuni incorporanti
2.3.1.3. Deroghe a obblighi normativi
2.3.1.4. Ulteriori aspetti organizzativi e di personale
2.3.2. Norme regionali di maggior favore per i Comuni fusi e per i Comuni incorporanti
Appendice
Capitolo 3 Adempimenti operativi successivi all’istituzione del Comune nato da fusione
3.1. Premessa
3.2. Adempimenti relativi ad imprese, professionisti e Comuni in raccordo con la Camera di Commercio
3.3. Il riordino dei plessi scolastici del nuovo Comune nato da fusione
3.4. L’individuazione dell’eventuale nuovo Santo Patrono: attività e procedimento
3.5. La ridefinizione dello stemma e del gonfalone comunali
3.6. Il procedimento di unificazione degli strumenti urbanistici
3.6.1. Operatività transitoria degli strumenti urbanistici
3.6.2. La legge regionale n. 12/2005: efficacia dei Piani urbanistici nei Comuni di nuova istituzione
3.6.3. Sanzioni per la mancata approvazione
3.6.4. L’esperienza dei Piani intercomunali
3.6.5. Il procedimento in sintesi
3.7. La riorganizzazione del servizio di protezione civile
3.7.1. La struttura dei Piani
3.7.2. I Gruppi comunali di protezione civile
3.7.3. Come procedere
3.7.4. Istituzione del servizio di protezione civile
3.8. Toponomastica del Comune fuso: ridenominazione vie, piazze, numeri civici
3.9. La riorganizzazione delle sezioni elettorali e l’unificazione delle liste elettorali
3.9.1. Ripartizione del territorio in sezioni elettorali nei Comuni venuti a fusione
3.9.2. Presidenti di seggio
3.10. I requisiti del nuovo sito web comunale e le tempistiche di costruzione tra modalità di conferimento esterno e internalizzazione
3.10.1. Requisiti nuovo sito internet comunale e tempistica costruzione
3.10.2. Linee guida di design per i siti web dei Comuni
3.10.3. Requisiti del sito
3.11. Il trasferimento di proprietà dei beni mobili e immobili
3.12. Servizi postali e codici di avviamento postale
3.13. Individuazione ed organizzazione del servizio di tesoreria
3.14. Individuazione e nomina dei revisori dei conti
3.15. Costruzione del nuovo bilancio e riorganizzazione specifica delle poste di bilancio: il rapporto con i bilanci dei Comuni originari
3.16. Ridefinizione aliquote comunali e quantificazione di tributi e tariffe nei Comuni sorti da fusione
3.17. La riorganizzazione del personale
3.17.1. Organizzazione
3.17.2. Le posizioni organizzative
3.17.3. La programmazione dei fabbisogni del personale e la dotazione organica
3.17.4. Le facoltà assunzionali degli enti istituiti a seguito di fusione
3.17.5. Il fondo decentrato
3.17.6. La riorganizzazione del servizio di Polizia locale
Capitolo 4 Progettazione della fusione di Comuni: lo studio di fattibilità
4.1. Studio di fattibilità: note introduttive
4.2. Cornice istituzionale: normative regionali a confronto
4.3. Funzioni e obiettivi dello studio di fattibilità
4.4. Principali contenuti dello studio di fattibilità
4.4.1. Inquadramento territoriale e istituzionale
4.4.2. Struttura demografica e classificazione dei centri
4.4.3. Profilo socio-economico e sviluppo territoriale del nuovo Comune
4.4.4. Servizi, presidi pubblici e capitale sociale
4.4.5. Profili finanziari e possibili vantaggi organizzativi ed economici
4.5. Aspetti partecipativi e comunicativi
4.6. Considerazioni conclusive
4.7. Bibliografia
Capitolo 5 I Municipi. Natura e potenzialità dell’istituto
5.1. Il problema della frammentazione amministrativa e il riordino della geografia comunale
5.2. La tutela delle popolazioni interessate nei processi di fusione e istituzione di Comuni
5.3. La rivincita degli statuti comunali
5.4. Forme di partecipazione e di decentramento dei servizi
5.5. I Municipi
5.5.1. Natura giuridica del Municipio
5.5.2. Le funzioni
5.5.3. Gli organi
5.5.4. I Municipi nella fusione di Comuni per incorporazione
5.5.5. Rapporto tra Municipi, frazioni e circoscrizioni
5.6. Mantenimento di tributi e tariffe differenziati nei Comuni istituiti a seguito di fusione
5.7. Conclusioni
Capitolo 6 Le fusioni di Comuni in Lombardia. Ruolo dei Sindaci e processi politici e identitari
6.1. Introduzione
6.2. Le fusioni di Comuni in Italia e in Lombardia: i dati e la dimensione storica
6.3. I Sindaci, veri protagonisti della fusione
6.3.1. La normativa in vigore sulle fusioni a tre anni dalla legge Delrio: volontarietà e incentivi
6.3.2. La fusione è un atto politico
6.3.3. Il ruolo dei Sindaci
6.4. Processi politici ed identitari delle fusioni
6.4.1. Scomparsa del presidio del territorio
6.4.2. Eccessivi oneri burocratici
6.4.3. Perdita dell’identità
6.5. Considerazioni finali. Il nodo da risolvere: sgravare i Sindaci del peso delle fusioni
PARTE III – IDEE ED APPROFONDIMENTI
Capitolo 7 Note minime sulla giustificazione costituzionale della regionalizzazione dei fondi statali alle fusioni di Comuni
PARTE IV – PROFILI TEMATICI DELLA FUSIONE E INCORPORAZIONEDI COMUNI. BILANCIO, CONTRATTI, ORGANIZZAZIONE E INTEROPERABILITÀ NEL NUOVO COMUNE ISTITUITO
Capitolo 8 I profili contabili e finanziari nella fusione di Comuni
8.1. Premessa e normativa applicabile
8.2. La formazione del bilancio di previsione
8.3. Richiami di carattere operativo e fiscale
8.3.1. Inventario e patrimonio
8.3.2. Partecipazioni
8.3.3. Codice fiscale e partita IVA
8.3.4. Unificazione delle posizioni dei mutui, conti correnti, contratti e nuove credenziali per i vari servizi di interesse comunale
8.3.5. Fusione per incorporazione
Capitolo 9 Profili contrattuali della fusione tra Comuni
9.1. Premessa. Le conseguenze della fusione sui contratti
9.2. Un percorso di avvicinamento. Alcune ipotesi
9.3. La riorganizzazione della gestione dei contratti
9.4. Le conseguenze della fusione sui contratti
Capitolo 10 Profili organizzativi nella fusione per incorporazione. Il caso di Gordona e Menarola
10.1. Brevi cenni su tratti comuni e differenze tra fusione ordinaria e fusione per incorporazione
10.2. Aspetti organizzativi del nuovo Comune nato da fusione per incorporazione: la rappresentatività
10.2.1. Aspetti organizzativi del nuovo Comune nato da fusione per incorporazione: il personale
10.3. La valutazione del personale. Il benessere organizzativo
10.4. Aspetti organizzativi particolari: il settore contabile e il settore tecnico
10.4.1. Criticità
10.5. Il caso dei Comuni di Gordona e Menarola
10.6. Conclusioni
Capitolo 11 I sistemi informativi nella fusione di Comuni
11.1. Premessa: dieci evidenze in tema di eGovernment
11.2. Strumenti e pratiche per efficaci strategie di eGovernment
11.3. Le principali innovazioni dell’Agenda Digitale Italiana
11.3.1. Il Sistema Pubblico d’Identità Digitale (SPID)
11.3.2. L’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR)
11.3.3. La piattaforma dei pagamenti elettronici
11.3.4. La continuità operativa
11.3.5. L’implementazione dei servizi online
L’ha ripubblicato su Il mio viaggio.
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