In questo saggio mostro per la prima volta le mie perplessità sulla validità e la reale equità del concetto di inclusione, in quanto espressione diuno squilibrio di potere tra una maggioranza che può decidere se e come includere e le minoranze che si trovano a subire questo processo spesso in modo passivo. Al suo posto ho suggerito di cominciare a pensare in termini di “convivenza delle differenze“, idea che suggerisce una parità tra le parti.
vai a:
La “Convivenza delle Differenze” – Fabrizio Acanfora