Il leader della Lega non solo è stato colto ad accompagnare a Mosca il suo “rappresentante ufficiale” Gianluca Savoini (così l’aveva definito) a trescare con personaggi ambigui per ottenere finanziamenti nel 2018 ;
non solo quando era al governo ha dichiarato che si trovava più a casa a Mosca che in certe capitali europee;
non solo nel 2015 ha sostenuto che preferiva Putin al presidente della Repubblica Sergio Mattarella; ma continua ancora oggi a manifestare un fideismo granitico nei confronti della Russia.
in:
Ucraina, Draghi deve pretendere da Salvini parole chiare su Putin