Quasi dappertutto nel mondo si sta innalzando l’età della pensione per donne e uomini, ma nonostante si preveda per il 2050 di avere una quota maggiore di persone in servizio ben dopo i sessanta, gli anni da trascorrere a riposo saranno ancora molti. Come mai? La risposta è contenuta nel IV Rapporto dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (in sigla, Ocse) sulle Pensionirelativo a 43 diversi Paesi, presentato lo scorso 17 marzo.
Nella maggior parte degli Stati analizzati – sostiene l’importante documento – la speranza di vita al momento dell’uscita dalla vita attiva è destinata ad aumentare ben oltre l’innalzamento dei limiti previsti dai singoli Stati sull’età massima pensionabile. Di per sé, non ci sarebbe nulla di male ad avere più anni per godersi il meritato riposo. Il problema nasce dal fatto che, sull’altro fronte, non sarebbe previsto un analogo aumento dei nuovi nati, almeno non tanto quanto quello riguardante gli anziani. Chi pagherà le pensioni dei secondi, quindi? E chi occuperà i posti di lavoro rimasti vacanti?
l’intero articolo qui: Le pensioni e i pensionati del futuro, secondo l’Ocse | Muoversi Insieme
Leggi anche: http://www.muoversinsieme.it/archive/2011/04/01/se-la-fabbrica-si-adatta-all-operaio-anziano.html
Grazie!
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grazie a te per la segnalazione
buon giornalismo !!!
ciao
paolo
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