”Non entro nell’autonomia della Cgil: se ha ritenuto che ci fossero i motivi per fare uno sciopero generale e’ nel diritto farlo. Trovo pero’ inopportuna l’adesione da parte di alcuni partiti politici”. Lo afferma in un’intervista a Il Messaggero il senatore Nicola Rossi, ex Pd ora nel gruppo misto, spiegando che la sua contrarieta’ alla manifestazione, che gli ”ricorda un film gia’ visto.
Quello greco. Uno scenario decisamente preoccupante”.
Rossi critica il governo ”in balia dei veti incrociati della sua maggioranza” ma anche l’opposizione che, anziche’ capire la gravita’ della crisi ”propone vecchie ricette fatte di piu’ tasse” e non trova nulla di meglio che aderire alle manifestazioni di piazza. ”Un nuovo tonfo dei mercati, lo spread Btp–bund sempre piu’ in alto: quali altri segnali dobbiamo avere? Senza una presa di coscienza seria della situazione, possiamo veramente farci molto male tutti”, avverte il senatore.
”Il luogo della politica e’ il Parlamento e, soprattutto ora, il compito di tutti – spiega – e’ quello di portare a termine la manovra nei tempi piu’ rapidi possibili”. ”Cosi’ come credo che il sindacato avrebbe dovuto riflettere piu’ attentamente prima di dichiarare questo sciopero generale, cosi’ – conclude Rossi – anche il governo avrebbe dovuto valutare bene se questo era il momento giusto per intervenire sul mercato del lavoro. Purtroppo la coesione nazionale spesso si rompe da piu’ parti”.
da SCIOPERO CGIL ROSSI INOPPORTUNA ADESIONE DI ALCUNI PARTITI – Agenzia di stampa Asca.
