Punti chiave:
- il magistrato Pietro D’Amico si uccide tramite il suicidio assistito a Basilea
- era stato inquisito dal magistrato De Magistris
- ne era uscito prosciolto, ma devastato
- macchina della gogna costruitagli addosso
- innocente schiacciato da una giustizia malata
- protagonismo forsennato di giudici che hanno bisogno di immagine mediatica
- sul muro della vergogna senza avere commesso reati
- credito eccessivo che le televisioni danno alle accuse inquisitrici
- reputazione macchiata dalla macchina del fango
- onnipotenza dell’accusa
- crudeltà delle televisioni
- paese feroce e barbarica che demolisce l’immagine anche di chi si uccide per disperazione
- paese perennemente attratto dalla ghigliottina