“La mia è una valutazione di natura privata e non politica: ad un certo punto è giusto mettere davanti le cose che restano per sempre. Questo ruolo politico, che riempie anche di orgoglio, è una cosa transitoria e se mette in discussione i rapporti e gli equilibri familiari è giusto fare altre scelte”. Lo ha affermato il senatore Pd Stefano Esposito, da un anno costretto a vivere sotto scorta per le minacce ricevute dal movimento più estremista dei No Tav, dopo la decisione di lasciare la politica, parlando questa mattina a Radio Città Futura”.
Tav, Esposito Pd:valuto lasciare politica,questioni familiare.
I No Tav, senza distinzioni tra presunti moderati ed estremisti, parlano di «volontà di spingere verso una messa fuori legge del movimento». Si riferiscono alla recente condanna di tre leader per l’occupazione illegale dell’autoporto di Susa ai tempi dei sondaggi, ma soprattutto allo sdegno trasversale per le nuove intimidazioni al senatore Stefano Esposito ed al giornalista Massimo Numa. Per cui, sottolineano, non c’è stata alcuna rivendicazione. Certo, però, non è un mistero per alcuno quanto siano proprio questi due tra i maggiori obiettivi della furia polemica ed ideologica dei trenocrociati.
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