VEDI ANCHE LA SCHEDA IN WIKIPEDIA:
https://it.wikipedia.org/wiki/21_lezioni_per_il_XXI_secolo
Indice
Introduzione 7
Parte prima. La sfida tecnologica
1. Disillusione 19
2. Lavoro 43
3. Libertà 81
4. Uguaglianza 119
Parte seconda. La sfida politica
5. Comunità 133
6. Civiltà 145
7. Nazionalismo 169
8. Religione 193
9. Immigrazione 209
Parte terza. Disperazione e speranza
10. Terrorismo 235
11. Guerra 251
12. Umiltà 265
13. Dio 287
14. Laicismo 297
Parte quarta. Verità
15. Ignoranza 315
16. Giustizia 325
17. Post-verità 337
18. Fantascienza 359
Parte quinta. Resilienza
19. Istruzione 377
20. Senso 393
21. Meditazione 451
Ringraziamenti 465
Note 469
Indice analitico 505
|
Yuval Noah Harari approfondisce in una serie di video alcuni dei concetti chiave del suo ultimo libro.
INDICE DEI VIDEO
- La politica e il futuro [vedi]
- Consigli per i lavoratori del futuro [vedi]
- A chi appartengono i dati [vedi]
- Hackerare gli esseri umani [vedi]
- La democrazia liberale è in crisi? [vedi]
CINQUE IDEE TRATTE DA 21 LEZIONI PER IL XXI SECOLO
- «Una volta che l’IA prenderà le decisioni sulle nostre carriere e magari anche sulle nostre relazioni, anche le nostre idee di umanità e di vita dovranno cambiare.»
- «Come specie, abbiamo sempre vissuto nell’era della post-verità. Homo sapiens è una specie post-verità, il cui potere dipende dal creare narrazioni e dal credervi.»
- «Nonostante la novità assoluta rappresentata dalle sfide tecnologiche e l’asprezza del confronto politico, il genere umano può essere all’altezza della situazione se teniamo le nostre paure sotto controllo e coltiviamo le nostre visioni con un po’ più di umiltà.»
- «Per il pensiero laico la moralità e la saggezza sono insite nella natura stessa di tutti gli uomini. Pertanto c’è solo da aspettare che almeno qualche valore emerga nelle società umane di tutto il mondo, e sarà patrimonio comune dei musulmani, dei cristiani, degli indù e degli atei.»
- «Se greci e tedeschi non possono concordare su un destino comune, e se cinquecento milioni di ricchi europei non possono assimilare pochi milioni di miserabili rifugiati, quali possibilità abbiamo di superare i conflitti di gran lunga più seri che affliggono la nostra civiltà globale?»
