Da oggi, i carabinieri del Comando provinciale di Milano garantiranno la scorta a Liliana Segre. La senatrice a vita verrà seguita e protetta in ogni suo spostamento e uscita pubblica. La decisione è stata presa ieri dopo l’escalation di minacce e lo striscione esposto da Forza Nuova nei dintorni del teatro di via Fezzan, a Milano, dove Liliana Segre incontrava assieme a don Gino Rigoldi cinquecento studenti.
8 novembre 2019:
Il primo giorno sotto scorta di Liliana Segre
Liliana Segre, 89 anni, nel centro di Milano a braccetto di due carabinieri in borghese. È la prima immagine della nuova quotidianità della senatrice a vita dopo la decisione presa mercoledì in base alla quale a scortare una delle ultime superstiti e testimoni della Shoah saranno i militari del Comando provinciale di Milano. Da Roma, a domanda sull’assegnazione della scorta, Matteo Salvini è sembrato voler sminuire gli oltre 200 messaggi di odio che la senatrice riceve quotidianamente: «Anche io ricevo minacce, ogni giorno. Le minacce contro la Segre, contro Salvini, contro chiunque sono gravissime». Di parere opposto Giorgia Meloni: «Se le autorità hanno ritenuto opportuno dare una scorta alla Segre significa che ce n’è bisogno. C’è un problema oggettivo di sicurezza per gli ebrei che vivono nel nostro Paese. Il primo pericolo è il fondamentalismo islamico». Netta poi la denuncia di Efraim Zuroff, direttore del Centro Wiesenthal di Gerusalemme: «È una vergogna per l’Italia che una sopravvissuta alla Shoah di 89 anni sia attaccata in questo modo su internet. È responsabilità del governo fare pressione perché ciò finisca».
Sono 190 i casi di antisemitismo segnalati in Italia negli ultimi 9 mesi. Su 19.952 tweet sugli ebrei scritti in Italia tra marzo e maggio 2019, 15.196 erano a sfondo antisemita. Infine, nel 2018, in Italia sono stati pubblicati 48 volumi con contenuti antisemiti [Rep.].
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… anch’io …
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