Diritto dei minori e Diritto Costituzionale: Il principio giuridico fondamentale è che “i figli non sono proprietà dei genitori”, fonti informative

Il principio giuridico fondamentale è che i figli non sono proprietà dei genitori, ma soggetti titolari di diritti propri da tutelare, anche quando questi diritti possono essere in contrasto con la volontà genitoriale.

La legge italiana, e in particolare il codice civile, riconosce ai minori il diritto di essere mantenuti, educati, istruiti e assistiti nel rispetto delle loro capacità, inclinazioni naturali e aspirazioni, sottolineando che la responsabilità genitoriale deve essere esercitata tenendo conto di questi diritti e dell’interesse superiore del minore. Il minore ha il diritto di essere ascoltato nei procedimenti che lo riguardano e lo Stato è chiamato a promuovere la sua tutela anche a fronte di situazioni di maltrattamento o abusi che giustificano l’intervento anche contro la volontà dei genitori.

Diritti propri del minore

I figli sono riconosciuti dalla Costituzione italiana e dal codice civile come individui titolari di diritti propri, diversi e prevalenti rispetto alla semplice volontà dei genitori.

Il minore ha diritto a crescere in un ambiente che rispetti le sue aspirazioni, capacità e inclinazioni, con la possibilità di mantenere rapporti significativi con entrambi i genitori e altri parenti.

Oltre a crescere in famiglia, ha diritto a essere protetto dallo Stato in situazioni in cui la convivenza con i genitori risulti dannosa, come in casi di maltrattamenti o abusi.

Responsabilità genitoriale e interesse del minore

La vecchia potestà genitoriale è stata superata da un concetto di responsabilità genitoriale che implica la necessità di cooperazione dei genitori nel rispetto dell’interesse superiore del figlio.

Questo significa che le decisioni genitoriali devono tener conto degli interessi e diritti del minore, e la sua volontà viene valorizzata in relazione all’età e alla maturità.

Il figlio che ha compiuto 12 anni ha diritto a essere ascoltato nei procedimenti che lo riguardano, sottolineando la sua autonomia crescente nel processo decisionale.

Tutela anche contro la volontà genitoriale

Il diritto del minore può prevalere sulla volontà dei genitori, specialmente in situazioni che riguardano la tutela della sua integrità fisica, morale e psicologica. Ciò può comportare interventi dello Stato anche con provvedimenti che limitano la responsabilità genitoriale o prevedono l’allontanamento del minore dalla famiglia, nel superiore interesse del figlio.

Questi principi derivano da disposizioni costituzionali, articoli del codice civile (come l’art. 316 che stabilisce la responsabilità genitoriale condivisa) e dalla giurisprudenza della Corte di Cassazione, che sottolinea come il minore sia un soggetto con diritti riconosciuti e da tutelare al pari di un cittadino, anche se non ancora maggiorenne.associazionefds+3

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