“anche laddove tu non riesca a definire un senso, puoi cercare di agire come se in quel momento ne andasse della tua vita nella sua interezza. Noi siamo chiamati comunque a decidere, a risolverci. L’interrogarci è una risoluzione“, Massimo Cacciari
Fino a cinque minuti fa ero per il VOTO DISGIUNTO alle elezioni regionali in Lombardia: voto alla lista Monti e voto al Presidente Ambrosoli.
Poi ho visto con minuziosa attenzione le liste che sostengono Ambrosoli Presidente e ho capito che NON POSSO VOTARE una coalizione che contiene al suo interno partiti ideologici del tutto opposti tra di loro e del tutto culturalmente incapaci a tenere sul lungo periodo una alleanza di governo.
Sono cosciente che l’esito elettorale sarebbe una spaventosa Lombardia legaiola. Ma i partiti di sinistra-centro (non di centro-sinistra) dovevano pensarci prima e offrire una vera alternativa a Formigoni. Che non è certo quella di una rinnovata “gioiosa macchina da guerra” , sia pur guidata da un (quotidianamente ricattabile) galantuomo come Umberto Ambrosoli.
In queste condizioni mi resta solo la possibilità di misurare la consistenza, anche in Regione Lombardia della lista Monti
I partiti che mi disgustano e obbligano a votare la Lista Monti ed il suo candidato presidente sono, nell’ordine:
- Di Pietro Italia dei valori: perchè i magistrati che fanno politica alterano il principio democratico dell’equilibrio fra i poteri e perchè Di Pietro è anche colui che ha selezionato i Scilipoti e i Razzi
- SEL Sinistra Ecologia Libertà: perchè Vendola era in prima fila a macellare con Bertinotti il primo Governo Prodi nel 1998
Una testa e un voto.
Questa volta c’è una offerta politica alternativa alle due coalizioni antagoniste (destre e sinistre) che stanno avvelenando il sistema politico italiano.
Paolo Ferrario