Paolo Ferrario, Le mie risposte alla Consultazione pubblica sulle Riforme Costituzionali (questionario breve), da http://www.partecipa.gov.it/, 8 settembre 2013

QUESTIONARIO BREVE sulle Riforme Costituzionali

Questionario n. 120090 compilato il 08/09/2013 alle 18:55

Scegli la forma di governo
Il potere politico è distribuito tra Parlamento, Governo e Capo dello Stato. Le modalità secondo le quali il potere è esercitato da tali organi determinano la forma di governo di uno Stato. La scelta dell’una o dell’altra opzione relativa alla forma di governo determina due distinti percorsi nei quali ulteriori domande sono finalizzate a delineare alcuni tratti più specifici della forma di governo prescelta.
1. A quale forma di governo ti senti più vicino?
(a) Forma di governo di tipo parlamentare in cui il Capo dello Stato è eletto dal Parlamento, il quale conferisce e revoca la fiducia al Governo.

Esprimi, se lo ritieni utile, una breve motivazione del tuo orientamento sulla forma di governo, anche nella forma di parole chiave.
il sistema parlamentare va migliorato nel suo funzionamento. e gli ultimi 20 anni dimostrano i danni personalistici di un sistema presidenziale

Come viene nominato il Capo del Governo?
Il Capo del Governo può essere nominato secondo differenti modalità a seconda che sia diretta espressione della maggioranza politica uscita dalle elezioni oppure che la sua nomina sia effettuata sulla base delle indicazioni di altri enti o organi.
a.1 Il Capo del Governo dovrebbe essere nominato:
dal Capo dello Stato sulla base dei risultati elettorali, cioè l’incarico va al leader del partito o della coalizione vincente;

Chi nomina e revoca i ministri?
La scelta dell’organo al quale è affidato il potere di nomina e revoca dei ministri può determinare differenti rapporti di forza tra Capo del Governo e ministri, tra Capo dello Stato e ministri o tra Parlamento e ministri. In generale l’organo che può disporre la revoca di un ministro ha anche la capacità di orientarne l’attività.
a.2 I Ministri devono essere:
nominati e revocati dal Capo dello Stato su indicazione del Capo del Governo;

Crisi politiche e di Governo
Lo scioglimento anticipato delle Camere rappresenta uno strumento per superare la situazione di blocco che si crea quando il Parlamento non sostiene più l’azione del Governo.
a.3 In caso di crisi politica, il Capo del Governo:
deve presentare le dimissioni al Capo dello Stato il quale valuterà se è possibile la formazione di un nuovo Governo ovvero si debba procedere a nuove elezioni, come nel sistema attuale;

Quando deve essere votata la fiducia?
Nei sistemi parlamentari, il Governo può esercitare pienamente i suoi poteri solo se ha la fiducia del Parlamento. In alcuni Stati è previsto un iniziale voto di fiducia, generalmente espresso sulla base di un programma politico. In altri sistemi non c’è un voto iniziale, ferma restando la facoltà del Parlamento di revocare la fiducia in qualsiasi momento.
a.4 La fiducia del Parlamento al Governo:
si presume accordata, fino a quando il Parlamento non la revochi espressamente;

A chi deve essere votata la fiducia?
Nei sistemi parlamentari, la fiducia del Parlamento può essere votata al solo Capo del Governo o all’intero Governo, formato dal Capo del Governo e dai suoi ministri.
a.5 Nel caso in cui il Parlamento accordi espressamente la fiducia, questa deve essere conferita:
al Governo nel suo complesso dopo che sono stati già nominati i ministri, come nel sistema attuale;

La “sfiducia costruttiva”.
Il rapporto di fiducia tra Parlamento e Governo può essere interrotto a seguito dell’approvazione di una mozione di sfiducia. In alcuni ordinamenti stranieri, la sfiducia al Capo del Governo è subordinata all’individuazione contestuale di un successore, al fine di favorire una rapida soluzione della crisi di Governo.
a.6 Il Parlamento può sfiduciare il Governo:
solo se, contestualmente, accorda la propria fiducia a un nuovo Capo del Governo;

Modificare il Senato?
Il Parlamento italiano è costituito da due Camere: la Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica, che svolgono le medesime funzioni e sono composte secondo meccanismi analoghi. Per tale ragione si parla di bicameralismo paritario e simmetrico.
2. Ritieni che il Senato debba essere formato:
b) costituito da membri rappresentativi degli enti territoriali;

La rappresentanza degli enti territoriali
Nell’ottica di una differenziazione della composizione di Camera e Senato, i componenti di quest’ultimo potrebbero rappresentare le autonomie territoriali, e cioè gli enti ai quali la Costituzione riconosce autonomia e per i quali il territorio costituisce un elemento costitutivo.
b1. Nel caso in cui il Senato sia costituito da rappresentanti degli enti territoriali ritieni che i suoi membri debbano provenire:
dalle Regioni e dai Comuni;

Il Senato e la funzione legislativa.
Nell’ottica di una differenziazione della composizione di Camera e Senato, quest’ultimo potrebbe svolgere le stesse funzioni della Camera o funzioni differenti nell’ambito del procedimento legislativo.
b2. Nel caso in cui il Senato sia costituito da rappresentanti degli enti territoriali, ritieni che esso partecipi all’attività legislativa:
solo proponendo modifiche ed emendamenti ai testi approvati dalla Camera dei Deputati, ma senza approvare in via definitiva le leggi dello Stato;

Le funzioni del Senato
Nell’ottica di una differenziazione della composizione di Camera e Senato, quest’ultimo potrebbe svolgere le stesse funzioni della Camera dei Deputati oppure funzioni differenti.
b3. Nel caso il Senato non eserciti in modo completo la funzione legislativa e la funzione di indirizzo politico al Governo, quali altre funzioni ritieni sia opportuno potenziare?(scegliere, eventualmente, tutte le voci che si ritengono opportune)
funzioni di controllo sull’operato del Governo;
funzioni di garanzia;

L’esame dei provvedimenti del Governo in Parlamento
La programmazione dei lavori parlamentari viene generalmente definita sulla base delle indicazioni dei gruppi parlamentari e del Governo. La possibilità del Governo di incidere sull’agenda dei lavori parlamentari può consentire l’inserimento nella discussione parlamentare dei temi del programma di governo. Le indicazioni del Governo sull’agenda dei lavori possono essere vincolanti o non vincolanti per il Parlamento.
3. Il Presidente del Consiglio dei Ministri può chiedere per i disegni di legge di iniziativa governativa il voto del Parlamento a data certa secondo tempi congrui per l’esame parlamentare?
Si, a condizione che siano garantiti adeguati tempi per l’esame delle proposte dei gruppi dell’opposizione.

Statuto dell’opposizione
Con l’espressione “statuto dell’opposizione” si fa riferimento a tutti quei meccanismi finalizzati a garantire il ruolo e le funzioni delle minoranze parlamentari nei confronti della maggioranza parlamentare e del Governo.
4. A fronte di meccanismi che consentono il rafforzamento del ruolo del Governo in Parlamento, si ritiene opportuna un’azione che rafforzi la funzione di controllo e di garanzia dell’opposizione. A tal fine, quali poteri dell’opposizione parlamentare ritieni sia prioritario rafforzare?
Potere di ottenere dati e informazioni dal Governo
Potere di interrogare in modo tempestivo ed efficace il Governo.
Ricorso diretto alla Corte Costituzionale per l’impugnazione delle leggi per motivi di costituzionalità.

L’esito di un referendum
Nell’ordinamento italiano, nel caso in cui l’esito referendario sia favorevole all’abrogazione di una legge non sono previsti meccanismi volti ad impedire l’adozione di una normativa analoga a quella abrogata dal corpo elettorale.
5. In caso di abrogazione di una legge in seguito ad un referendum popolare:
la norma abrogata non può essere reintrodotta, direttamente o indirettamente, prima dello svolgimento delle successive elezioni politiche;

I cittadini e le modifiche alla Costituzione
La Costituzione italiana può essere modificata attraverso un procedimento di revisione nell’ambito del quale il popolo può essere chiamato ad esprimersi attraverso un referendum popolare, quando la legge di modifica non è stata approvata dalla maggioranza dei ⅔ dei componenti di ciascuna Camera e vi facciano richiesta 5 Consigli regionali, un quinto dei membri di una Camera o 500.000 elettori.
6. Se il Parlamento modifica la Costituzione, il referendum popolare per confermare le modifiche deve essere fatto:
alle condizioni attualmente previste dalla Costituzione, e cioè quando la legge di modifica non è stata approvata dalla maggioranza dei ⅔ dei componenti di ciascuna Camera e vi facciano richiesta 5 Consigli regionali, un quinto dei membri di una Camera o 500.000 elettori;

Forme e strumenti di partecipazione
Gli strumenti per favorire la partecipazione nel processo di costruzione e adozione delle decisioni pubbliche possono essere molteplici. In alcuni casi il loro risultato è vincolante per le Istituzioni pubbliche, in altri hanno carattere consultivo o di indirizzo. Possono essere utilizzati dall’organo pubblico durante il processo di costruzione delle politiche, per individuare bisogni emergenti o soluzioni adatte al territorio, o dalla società civile per sollecitare l’attenzione su particolari tematiche.
7. Quale delle seguenti forme di partecipazione pubblica ritieni dovrebbero essere maggiormente utilizzate, con opportuni adeguamenti o indicazioni di metodo per la loro efficacia decisionale, dalle Istituzioni?
processi di co-design delle politiche pubbliche;

Indica, secondo la tua esperienza, un esempio di efficace utilizzo di uno strumento di partecipazione pubblica e motiva brevemente la tua scelta.
Caso: piani di zona connessi alla legge 328/2000
Link: https://mappeser.com/category/4-organizzazione-e-professioni/gestione-e-programmazione/programmazione-dei-servizi/piani-di-zona/
Tipologia:
Motivazione:
supportare le politiche dei servizi alla persona e alla comunità

Strumenti di democrazia diretta e tecnologie digitali
Le tecnologie digitali hanno ampliato le possibilità e modalità di partecipazione per i cittadini, sia facilitando processi democratici tradizionali sia affiancando a questi nuovi strumenti e metodi per la raccolta, gestione e analisi dei contributi dei cittadini. Se nella maggior parte dei casi è la società civile ad utilizzarle per numerose finalità, le Istituzioni hanno fatto ricorso sempre più frequentemente all’uso di tali strumenti.
8. Nell’ipotesi di gestione e utilizzo sistematico da parte dello Stato di strumenti di partecipazione diretta attraverso tecnologie digitali, su quali ritieni si dovrebbe intervenire prioritariamente? (indicare massimo 3 opzioni)
consultazioni online tramite questionari, invio di posizioni, documenti commentabili;

L’assetto delle Regioni
La Costituzione prevede che la Repubblica sia costituita da più enti territoriali, ciascuno dotato di specifiche competenze. La Regione è un ente dotato di autonomia politica, legislativa e finanziaria, ha cioè la possibilità di darsi un proprio indirizzo politico, ha la possibilità di adottare proprie leggi in determinate materie ed è titolare di risorse finanziarie per l’esercizio delle sue funzioni.
9. In relazione alla capacità di governo e alle responsabilità delle Regioni, ritieni che si debba
ridefinire l’assetto attuale accorpando alcune Regioni;

L’assetto delle Province

La Costituzione prevede che la Repubblica sia costituita da più enti territoriali, ciascuno dotato di specifiche competenze. La Provincia è un ente intermedio, posto tra Regione e Comune.

10. Ritieni che le Province debbano essere:
soppresse, attribuendo le relative funzioni ad un ente intermedio rappresentativo dei Comuni;

L’assetto dei Comuni
La Costituzione prevede che la Repubblica sia costituita da più enti territoriali, ciascuno dotato di specifiche competenze. Il Comune è l’ente più vicino al cittadino al quale sono attribuite in via prioritaria le funzioni amministrative, salvo che, per assicurarne l’esercizio unitario, siano conferite a Province, Città metropolitane, Regioni e Stato, sulla base dei principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza.
11. Nell’ottica di una riorganizzazione dei Comuni, su cosa ritieni prioritario intervenire:
Sul numero:
fissare in Costituzione una soglia minima dimensionale dei Comuni, al fine di accorpare i Comuni più piccoli;
Sulle funzioni:
stabilire un obbligo di esercizio associato delle funzioni nel caso di Comuni di piccole dimensioni;
Le competenze legislative tra Stato e Regioni
Lo Stato e le Regioni adottano proprie leggi. L’ambito di intervento statale e quello regionale sono individuati sulla base di una ripartizione per materie di competenza contenuta in Costituzione.
12. La Costituzione prevede che alcune materie siano competenza dello Stato, altre siano di competenza concorrente fra Stato e Regioni, altre siano competenza delle Regioni.Ritieni opportuno:
modificare l’assetto attuale, con materie assegnate o allo Stato o alle Regioni, lasciando allo Stato il potere di intervenire sulle materie assegnate alle Regioni in caso di interesse nazionale;

Le competenze legislative concorrenti.
L’Art. 117 della Costituzione elenca le materie di competenza legislativa statale esclusiva e quelle di competenza concorrente, nelle quali cioè intervengono sia lo Stato sia le Regioni: in particolare in queste ultime spetta allo Stato la disciplina dei principi fondamentali e alle Regioni la disciplina di dettaglio.
13. La Costituzione prevede che una serie di materie siano attribuite sia alla competenza dello Stato sia a quella delle Regioni (cosiddetta competenza concorrente). Nell’elenco sotto riportato indica quali materie vorresti fossero attribuite alla competenza esclusiva dello Stato:
rapporti internazionali e con l’Unione europea delle Regioni;
commercio con l’estero;
tutela e sicurezza del lavoro;
istruzione, salva l’autonomia delle istituzioni scolastiche e con esclusione della istruzione e della formazione professionale;
professioni;
ricerca scientifica e tecnologica e sostegno all’innovazione per i settori produttivi;
tutela della salute;
alimentazione;
protezione civile;
grandi reti di trasporto e di navigazione;
ordinamento della comunicazione;
produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell’energia;
previdenza complementare e integrativa;
armonizzazione dei bilanci pubblici e coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario;
valorizzazione dei beni culturali e ambientali e promozione e organizzazione di attività culturali;

Regioni a statuto ordinario e speciale
L’articolo 116 della Costituzione ha confermato l’esistenza di Regioni dotate di una autonomia cosiddetta “speciale”, perchè diversa da quella del resto delle Regioni a statuto cosiddetto “ordinario”. Queste ultime possono comunque assumere, su richiesta, una più ampia autonomia in certe materie (cosiddetto regionalismo differenziato).
14. Ritieni che l’assetto delle autonomie regionali caratterizzato da Regioni ordinarie e regioni a statuto speciale:
debba essere modificato riequilibrando l’autonomia delle regioni a statuto speciale rispetto a quella delle regioni a statuto ordinario;

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