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Taranto, Baby gang indagata per la morte di un uomo – Corriere.it
raccolta informativa:
Manduria, fermate 8 persone di cui 6 minori per la tortura e il sequestro di Antonio Stano. A Manduria, in provincia di Taranto, sono state fermate 8 persone, di cui 6 minori per i reati di tortura e sequestro di persona ai danni di Antonio Cosimo Stano. Il 65 era deceduto il 23 aprile scorso dopo il pestaggio da parte di una baby gang.
vai al servizio televisivo di Rai 1 Porta a porte del 30 aprile 2019:
https://www.raiplay.it/video/2019/04/Porta-a-Porta-aabbec28-11f9-4b81-ab44-357d6a30c694.html
I “Primitivi” di Manduriadi Edscuola |
di Domenico Ciccone
3 maggio 2019:
Confermato il carcere anche per i due maggiorenni del gruppo che perseguitavano il pensionato 66enne. Analogo provvedimento anche i minorenni della banda
Nell’atto firmato dal gip, Rita Romano, emerge un quadro di violenza e totale mancanza di valori da parte dei componenti della baby gang.
atto di accusa del giudice è nei confronti dei familiari dei ragazzi: «Hanno dato prova di incapacità a controllare ed educare i due giovani». Motivo che ha spinto il gip ad escludere ogni possibilità di concedere gli arresti domiciliari ai due maggiorenni. «Stano è stato fatto oggetto di un trattamento inumano e degradante – precisa il giudice – braccato dai suoi aguzzini, terrorizzato, dileggiato, insultato anche con sputi, spinto in uno stato di confusione e disorientamento, costretto ad invocare aiuto per la paura e l’esasperazione di fronte ai continui attacchi subiti e, di più, ripreso con dei filmati (poi diffusi in rete nelle chat telefoniche) in tali umilianti condizioni».
Non vi è dubbio – conclude il gip – che nel caso in esame le condotte poste in essere dagli odierni indagati e dai loro coindagati minorenni» sono state «perpetrate in danno di un soggetto affetto da disabilità mentale che viveva in un evidente stato di abbandono, di disagio sociale e che, pertanto, versava in un chiaro stato di minorata difesa».
2 maggio 2019
Nella deprimente esibizione di omertà di Manduria, dove a quanto si capisce tutti sapevano delle torture a cui era sottoposto il povero Antonio Stano, ma nessuno parlava, spicca la figura della fidanzata sedicenne di uno degli arrestati che s’è presentata in questura con la madre, ha consegnato i video delle violenze e raccontato tutto quello che sapeva, compresi nomi e cognomi dei violenti. I decreti di fermo per ora riguardano otto giovanissimi, due maggiorenni ((G.L. di 19 anni e A.S di 23) ) e sei minorenni. Le accuse: tortura, danneggiamento, violazione di domicilio e sequestro di persona aggravato. Avrebbero partecipato ad almeno cinque aggressioni, che hanno lasciato lividi sul corpo del pensionato e un terrore tale da spingerlo a non uscire più di casa neppure per comprare il cibo. I due maggiorenni sono finiti in carcere, gli altri in una comunità in attesa che il gip decida se emettere un’ordinanza di custodia cautelare. Altri sei ragazzini sono indagati e altri ancora potrebbero esserlo nei prossimi giorni. Insieme con alcuni adulti perché – ha promesso il procuratore di Taranto Carlo Maria Capristo – «indagheremo anche sulle responsabilità di chi sapeva e non ha segnalato».