Jobs Act: riforma del mercato del lavoro promossa e attuata dal governo Renzi tra il 2014 e il 2016

Il Jobs Act è una riforma del mercato del lavoro promossa e attuata dal governo Renzi tra il 2014 e il 2016, articolata in una legge delega (legge 10 dicembre 2014, n. 183) e diversi decreti legislativi, tra cui il decreto-legge 20 marzo 2014, n. 34 (decreto Poletti)1 2.

Principali caratteristiche del Jobs Act

Contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti: nuova forma contrattuale che prevede una progressiva estensione delle tutele in relazione all’anzianità di servizio, sostituendo in parte l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori per i nuovi assunti3 5.
Liberalizzazione dei contratti a termine: eliminazione dell’obbligo di motivare la causale per i contratti a termine fino a 36 mesi e fino al 20% della forza lavoro aziendale2 4.
Riforma degli ammortizzatori sociali: ampliamento degli strumenti di sostegno al reddito per i disoccupati, con l’istituzione di un sistema più universale e coordinato tramite l’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro (ANPAL)3.
Semplificazione e riduzione delle tipologie contrattuali parasubordinate e interventi su apprendistato, contratti di solidarietà, e semplificazione del DURC (documento di regolarità contributiva)2 3.
Nuove regole sui licenziamenti: riduzione delle tutele per i nuovi assunti, con ricorso a risarcimenti economici invece della reintegra in caso di licenziamento illegittimo5.

Impatti e controversie

La riforma ha segnato un cambio di paradigma verso un modello di “flexicurity”, con maggiore flessibilità per i datori di lavoro e incentivi all’assunzione stabile, ma anche una riduzione delle garanzie tradizionali per i lavoratori6.
Alcune parti della riforma, come il salario minimo orario e il rafforzamento degli ispettorati del lavoro, sono rimaste inattuate o poco applicate7.
Il rapporto con i sindacati è stato segnato da diffidenza e ostilità, con una riduzione della concertazione rispetto al passato8.

In sintesi, il Jobs Act ha rappresentato una riforma complessa e articolata con l’obiettivo di rilanciare l’occupazione e modernizzare il mercato del lavoro italiano, introducendo nuove forme contrattuali e strumenti di politica attiva, ma ha anche suscitato dibattiti e critiche soprattutto per la riduzione delle tutele dei lavoratori1 3 5.

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