Marzia Capezzuti, ventinove anni, è morta tra le mura domestiche di una famiglia che non era la sua.
Vessata, segregata, circuita e torturata. Marchiata a fuoco, come un qualsiasi capo bestiame, da persone pressoché sconosciute che dicevano di volerle bene.
Ma che, in realtà, l’avevano ridotta a un mero salvadanaio mensile. Per poi ucciderla ed occultarne il cadavere, sciolto nell’acido o dato in pasto ai maiali.
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Delitto Marzia Capezzuti, storia di manipolazione e distruzione
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