dalla Procura generale della Cassazione il primo colpo giudiziario al decreto sicurezza, fiore all’occhiello del ministro dell’Interno Matteo Salvini. Secondo i magistrati le nuove e restrittive regole sulla concessione dei permessi umanitari ai migranti non sono applicabili alle domande presentate prima dell’entrata in vigore del decreto e non ancora decise con sentenze definitive. Questo orientamento emerge da una requisitoria appena depositata, di cui La Stampa è in grado di rivelare il contenuto. Se consolidato, ridurrebbe la portata del decreto Salvini ai migranti arrivati non prima della fine del 2018. E quindi ai 359 sbarcati nel dicembre 2018 ma non ai 2327 del dicembre 2017 e agli 8428 del dicembre 2016. Insomma a una minoranza di casi, dato il crollo di sbarchi registrato l’anno scorso.
VAI A
Primo colpo giudiziario al decreto Salvini: “Non sia retroattivo” – La Stampa