Cosa è il FASCISMO
in base alla analisi storica di Emilio Gentile (in Chi è fascista, Laterza , 2019, pagg. 126-129):
- un movimento di massa, con aggregazione interclassista , ma in cui prevalgono, nei quadri dirigenti e nella massa dei militanti, giovani appartenenti principalmente ai ceti medi, in gran parte nuovi all’attività politica, organizzati nella forma originale e inedita del “partito milizia”
- una cultura fondata sul pensiero mitico, sul senso tragico e attivistico della vita concepita come manifestazione della volontà di potenza, sul mito della giovinezza come artefice di storia, sulla militarizzazione della politica come modello di vita e di organizzazione collettiva
- una ideologia a carattere anti -ideologico e pragmatico, che si proclama anti-materialista, anti-individualista, anti–liberale, antidemocratica, antimarxista, tendenzialmente populista e anticapitalista, espressa esteticamente più che teoricamente, attraverso un nuovo stile politico e i miti, i riti e i simboli di una religione laica, istituita in funzione del processo di acculturazione, di socializzazione e d’integrazione fideistica delle masse per la creazione di un “uomo nuovo”
- una concezione totalitaria del primato della politica come esperienza integrale e rivoluzione continua, per realizzare – attraverso lo stato totalitario- la fusione dell’individuo e delle masse nell’unità organica e mistica della nazione come unità etnica e morale, adottando misure di discriminazione e di persecuzione contro coloro che sono considerati al di fuori di questa comunità
- un’etica civile fondata sulla subordinazione assoluta del cittadino allo Stato, sulla dedizione totale dell’individuo alla comunità nazionale
- un apparato di polizia che previene, controlla e reprime, anche con il terrore organizzato , il dissenso e l’opposizione
- un partito unico che ha le seguenti funzioni: difesa armata del regime; formazione di “aristocrazie del comando”; processo pedagogico di mobilitazione permanente; attuazione del mito dello stato totalitario
- sistema politico fondato sulla simbiosi fra regime e Stato, che è ordinato secondo una gerarchia di funzioni nominata dall’alto e sovrastata dalla figure del “capo”, investito di sacralità carismatica, che comanda, dirige e opera come arbitro supremo e indiscusso
- organizzazione corporativa dell’economia che sopprime la libertà sindacale, amplia l’intervento dello stato e mira a realizzare la collaborazione dei ceti produttivi sotto il controllo del regime
- politica estera ispirata alla ricerca della potenza e della grandezza nazionale